il cammino delle streghe

Agosto 15th, 2019 | | Commenti disabilitati su il cammino delle streghe

 

strigora 2019

 

teatro itinerante

partenza alle ore 21 e a seguire ogni 20 minuti

ingresso libero

 

Sembra essere una notte come tante altre, ma vent’anni prima in quello stesso paese sono stati compiuti dei delitti orrendi. Un gruppo di povere donne innocenti, furono gettate nel rogo con l’accusa di stregoneria. Sembra una coincidenza che in quella stessa notte la madre superiora, che si è occupata di crescere i figli rimasti orfani di queste presunte streghe, richiami in paese due di essi per aiutarli a compiere una missione: salvare una donna accusata anch’essa di essere inizia alle arti magiche.Nel paese sembra essere tornato il fantasma delle streghe con più forza e più violenza, il popolo cerca di farsi giustizia da sé e la follia sembra dilagare.

Il pubblico sarà chiamato ad accompagnare i due protagonisti attraverso 7 postazioni, per portare a termine la missione. Riusciranno a salvare la giovane donna dalle grinfie di un popolo inferocito? Il bene riuscirà a trionfare? Oppure qualcosa di più misterioso si nasconde in questa storia?

Scopritelo insieme agli attori del Teatro del Banchero in uno spettacolo itinerante a ingresso libero con partenze programmate dalle ore 21, ogni 20 minuti.

Il raduno è in piazza Tommaso Regio.

 

scritto e diretto da Giorgia Brusco

 

in scena:

Lucia Barbera, Mauro Lanteri, Roberto Ferraro, Sabrina Ivana Poggi, Alessandra di Bonaventura, Martina Karoff, Mara De Nittis, Vittorio Falchi, Alberto Tallone, Sara Verrando, Lorena Moraldo, Cristiana Dulbecco, Micaela Rosignoli, Vincenzo Genduso, Consuelo Benedetti, Maura Polito, Enrico Manfredini, Andrea Alchieri, Fiorenza Biga e Angelica Zappia.

 

LB – luigi banchéro, una storia d’amore e di coltello

Luglio 6th, 2019 | | Commenti disabilitati su LB – luigi banchéro, una storia d’amore e di coltello

 

taggia in teatro

festival 2019

20 luglio ore 21.30

 

di Gianni Cascone

Adattamento e regia: Giorgia Brusco.

Una produzione Teatro del Banchéro, liberamente tratta dal romanzo “Luigi Banchéro“ di Carlo Cagnacci (1875).

 

 

con
Alessandro Cirilli
Ambra Ghiglione

Alessandra Pavone

Andrea Bellanova

Giovanni de Mattia

Giovanna Marzuoli

 

scenografia Marco Barberis
aiuto regia Fiorella Regina

 

La vicenda di Luigi Banchéro è una storia vera accaduta a Taggia nel 1625 ed è stata protagonista – nei secoli che si sono succeduti – di testi più o meno romanzati, in prosa o in versi, che ne hanno alimentato la leggenda. All’inizio del ‘900 diventò una pièce teatrale con la regia di un giovanissimo Carmine Gallone (che poi si sarebbe dedicato al cinema).

Dopo l’allestimento speciale di tre anni fa, con cui si celebravano i 20 anni del Teatro del Banchéro, che al protagonista di quell’evento deve il proprio nome, e realizzato in collaborazione con il Teatro dell’Albero, LB torna oggi sul palco con un nuovo allestimento, nuovi attori e una nuova regia.

 

LB, Luigi Banchero è una storia che affonda le radici nella nostra terra, ma è anche una storia che è diventata radice del nostro Teatro. In questo gioco dialettico tra terra e teatro prende le mosse questa messa in scena dove il palcoscenico del teatro è inteso in modo più ampio come quello della vita. Una vita legata alle tradizioni rurali liguri ponentine, dove a fare da padrone è il prodotto tipico per eccellenza: l’oliva. Gli oggetti del lavoro si trasformano in oggetti carichi di  simboli, in un gioco molto vicino a quello teatrale ma non teatralizzato, che fanno spontaneamente i bambini quando giocano al “far finta”. La finzione scenica è messa a nudo in un continuo ribaltamento tra l’oggi e un passato evocato e romanzato che non si cela mai nella finzione drammatica. I 6 attori inconsciamente vestono i panni di personaggi che in qualche modo già lì animano proprio perché parte integrante del loro essere. Allora il gioco del teatro diventa un riscoprire, un cercare qualcosa che era solo perduto. Ritrovarsi. Attraverso una complicità fisica molto importante e tratti di irriverenza gli attanti ci trasportano in un seicento quasi farsesco, proprio della volontà di fare sul serio senza prendersi sul serio (Giorgia Brusco).

 

“E’ la storia di Luigi Banchéro e Rosa Lanfranco – spiega Marco Barberis -due giovani di Taggia che stanno per sposarsi a dispetto delle mire e dei desideri, sulla stessa Rosa, del Marchese Lercari, che è il Podestà. I sei attori che salgono sul palco raccontano una storia drammatica, ma anche da ridere, indicandoci come la società del ‘600 non fosse così diversa dall’Italia di oggi. Con LB abbiamo voluto recuperare un patrimonio culturale di Taggia e del ponente ligure, un testo e una storia che erano dimenticati e a cui, in occasione dei festeggiamenti per i nostri vent’anni, abbiamo voluto dare la valenza che meritano e che oggi riproponiamo con un gruppo di attori usciti dalla nostra scuola”.

 

Gianni Cascone, drammaturgo, ha scritto un testo nuovo, contemporaneo: “È nata l’idea – spiega – di creare un meccanismo trasparente, à la Brook – modello per me insuperato – in cui il destino di Luigi Banchéro fosse un nucleo intorno a cui evocare la radice storica, celebrare l’arte della finzione scenica e interrogare il presente (grazie al passato) circa le dinamiche del potere e gli squilibri sociali, la manipolazione dell’informazione e della realtà, circa la natura della ‘rappresentazione’ “.

 

LB Luigi Banchéro, una storia d’amore e di coltello verrà dedicato alla memoria di Giovanni Choukadarian (1968-2018), animatore culturale, giornalista e critico musicale e letterario, visceralmente legato a Taggia e alle sue tradizioni. Una malattia spietata ci ha privato troppo presto della sua presenza, della sua intelligenza, del suo sarcasmo.

alice nel paese delle meraviglie

Agosto 15th, 2018 | | Commenti disabilitati su alice nel paese delle meraviglie

teatro per bambini

 

Teatro per bambini fatta dai bambini. Sono proprio loro infatti che porteranno in scena una rivisitazione del celebre romanzo “Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie” di Lewis Carroll. 

Incontreremo molti dei personaggi resi celebri dalle tante versioni cinematografiche della storia: il Bianconiglio, la regina di Cuori, lo Stregatto, il Brucaliffo, il Cappellaio matto e altri ancora, per uno spettacolo spassoso che punta sulla coralità.

In scena: Emanuele Arduino, Carolina Borgna, Marta Carassale, Noemi Cenderelli, Elide Grillo, Beatrice Mcneil, Viola Myllera, Vincenzo Licata, Matilda Toselli, Rebecca Veneruso, Melania Zinatullina e Valeria Zinatullina.

Costumi: Luciana Isola.
Assistente alla regia: Consuelo Benedetti.
La regia e l’adattamento sono di Giorgia Brusco

a tu per tu con belzebù

Agosto 14th, 2018 | | Commenti disabilitati su a tu per tu con belzebù

 

Teatro Itinerante,  sette quadri da paura! testo e regia di Giorgia Brusco, 24 attori

 

 

Itinerante da paura! Se pensi che tutte le accuse dell’inquisizione nel processo alle streghe di Triora fossero fanfaluche, sei sulla strada sbagliata! In questo nuovo e intrigante spettacolo itinerante avrai la possibilità di passare una notte A TU PER TU CON BELZEBU! Scopri la sua malvagità e guarda come ha sedotto e incantato le donne di Triora… o forse…

Quest’anno la serata di Strigora vedrà in scena 24 attori impegnati in uno spettacolo itinerante in 7 postazioni. Il filo rosso che unisce le scene, dei veri e propri corti teatrali,  è un personaggio  che ha infestato la letteratura di ogni tempo:  Il diavolo, Lucifero, Belzebù. Colui che si diceva muovesse le streghe. Colui che le streghe, secondo tradizione, veneravano e servivano ciecamente. E se il Diavolo si celasse invece dove meno lo attendiamo? Nelle scene, che spaziano dal genere comico, al dramma, all’ironia pungente, adatte a un pubblico di ogni età, scopriremo alcuni dei personaggi che hanno ruotato e ruotano intorno alla figura della strega e che hanno spesso animato i tanto discussi processi. Ma dove sta il Diavolo? La scommessa in ogni scena è scoprire se il Diavolo è davvero colui che si presenta come tale. O forse ha una faccia nascosta? Tocca a voi scoprirlo. Buona caccia!

Lo spettacolo inizierà alle ore 21. Il pubblico potrà seguire 5 percorsi consigliati partendo a scelta da uno dei luoghi segnalati, in questo modo si potrà godere di tutte le postazioni.
 
quadri e attori
 

Il salotto di Lucifero – Massimiliano Antonelli

Incanti d’amore – Vittorio Falchi, Cristina Lelio, Alessandra Pavone

Il processo – Andrea Alchieri, Nicoletta Cino, Roberto Ferrato, Marta Giuffra, Mauro Lanteri, Giulia Peano

Visioni Stregate – Consuelo Benedetti, Michela Biazzo, Alessandra di Bonaventura, Silvia Nappini, Sabrina Ivana Poggi, Anna Vigliarolo

Compromessi – Andrea Bellanova, Ambra Ghiglione, Micaela Rosignoli

L’odore dei soldi – Ivo Mela

Patto col Diavolo – Fiorenza Biga, Mara de Nittis, Cristiana Dulbecco, Martina Karoff

 

testo e regia di Giorgia Brusco

 

bacci musso u cunta… – taggia in teatro

Luglio 12th, 2018 | | Commenti disabilitati su bacci musso u cunta… – taggia in teatro

bacci musso u cunta romeo e giulietta

di Pino Petruzzelli

con Mauro Pirovano

Teatro Ipotesi Genova

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Pino Petruzzelli e Mauro Pirovano, continuano il loro sodalizio artistico per raccontarci la vera storia di Romeo e Giulietta. Attingendo al linguaggio di Govi, lo spettacolo propone un modo nuovo di raccontare le grandi storie del mondo.

Il noto “conta-storie” Bacci Musso, seduto come sempre al tavolino della sua amata osteria del paesino ligure di Pentema, ha le prove, carte alla mano, che le Poste in Italia non hanno mai funzionato. E per meglio chiarire questa sua affermazione ci spiega come, già nel 1500, si facesse menzione del cattivo funzionamento delle Poste Italiane, persino a Verona, cuore pulsante del produttivo e ricco Nord Est. Ne è prova la tragica fine di Romeo e Giulietta, i due ragazzi veronesi che mai si sarebbero dovuti incontrare. I due, rampolli di famiglie nemiche, s’incontrano, s’innamorano e, con la complicità di un postino dall’ubriacatura facile e dell’ennesimo disservizio postale (il mancato recapito di una lettera) …

Il risultato è uno spettacolo che coinvolge, emoziona e diverte, mantenendo intatte le vibrazioni del testo shakespeariano che ancora oggi ci sanno avvincere e incantare.

A vestire gli scalcagnati panni di Giobatta Musso da Pentema è Mauro Pirovano, apprezzato attore genovese, già colonna dell’Archivolto e ora dello Stabile. Inteprete straordinario, Mauro Pirovano è, ancora una volta, in grado di far divertire e appassionare il pubblico attraverso la lingua e il carattere ligure.Curriculum completo http://www.teatrortica.it/m

il primo miracolo… – taggia in teatro

Luglio 12th, 2018 | | Commenti disabilitati su il primo miracolo… – taggia in teatro

il primo miracolo di Gesù Bambino

di Dario Fo

con Matthias Martelli

regia di Eugenio Allegri

(Teatro Stabile di Torino – Teatro della Caduta Torino)

 

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Mistero Buffo è il testo più famoso di Dario Fo, uno spettacolo che ha consegnato il nome del suo autore-attore alla storia. Con questo capolavoro Fo riprende un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l’ideologia trionfante del tempo dimostrandone l’infondatezza: partendo dalla lingua costruita sul suono, sulle onomatopee, sui cambi di ritmo, giunge a rendere giustizia a quel mondo di diseredati, di subalterni, di folli, di sognatori, di ubriachi, di sconfitti, che oggi come allora chiedono una rivincita, come recita la motivazione del Premio Nobel attribuitogli nel 1997: «A Dario Fo … perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi».

Eugenio Allegri dirige con mestiere e sapienza Matthias Martelli in questa esilarante giullarata popolare che ha costituito il modello per il grande teatro di narrazione degli ultimi vent’anni. Facendo leva sulle talentuose prerogative attoriali di Matthias Martelli, ha scelto di rimanere fedele all’interpretazione di Dario Fo e alla tradizione giullaresca da lui riscoperta, mantenendo il risultato differente e distinto. «Solo così si può restituire Mistero Buffo – scrive il regista – come un classico immortale del teatro italiano: facendo rivivere il fascino attraverso un’interpretazione fedele ma allo stesso tempo il più possibile personale».

Fra tutte le giullarate che compongono “Mistero Buffo” , “Il primo miracolo di Gesù Bambino” narra dell’emigrazione di Gesù e della sua famiglia da Betlemme, a seguito delle stragi degli innocenti di Erode, e di come il piccolo Gesù riesca a farsi accettare dai bambini ebrei di unʹ altra città inventando il miracolo degli uccellini fatti con la creta e poi dati alla vita col solo suo soffio. Una giullarata esilarante sui temi attualissimi dell’emigrazione, del lavoro e dell’integrazione, costruita sull’inimitabile paradosso comico e grottesco del teatro di Fo.
Video presentazione https://www.youtube.com/watch?time_continue=232&v=Eax_kD6FVZU
Matthias Martelli, Attore, Autore, Performer, Editore, Artista, è nato a Urbino nel 1986. Curriculum completo qui https://www.matthiasmartelli.com/bio

liguria delle arti – taggia in teatro

Luglio 1st, 2018 | | Commenti disabilitati su liguria delle arti – taggia in teatro

Liguria delle Arti,

direzione artistica Pino Petruzzelli

(Teatro Stabile di Genova, Teatro Ipotesi Genova, Regione Liguria)
Ingresso libero

 

giovedì 26 luglio – convento di San Domenico

 

 

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Fulvio Cervini e Giacomo Montanari, storici dell’arte, raccontano l’Adorazione dei Magi del Parmigianino e i polittici di Ludovico Brea.

Roberto Orengo, flauto traverso, esegue Nicolò Paganini.

Pino Petruzzelli legge Italo Calvino, Francesco Biamonti, Paul Valéry, Carlo Betocchi, Eugenio Montale.

Taggia e il Convento dei Domenicani sono una delle tappe dell’eccellente Liguria delle Arti, 16 eventi tra arte, poesia e musica, un affascinante circuito che collega le arti a sedici splendidi borghi liguri, tra ulivi, mare, viti e muretti a secco.
Ogni evento è strutturato in 4 momenti: una breve introduzione del contesto storico e architettonico che ospita l’opera d’arte, una dettagliata spiegazione da parte di uno storico dell’arte che conduce il pubblico all’interno del quadro o della scultura o dell’opera d’arte protagonista dell’evento, un momento musicale in cui un musicista esegue musiche di Niccolò Paganini o di altri compositori liguri o legati alla Liguria, la lettura di poesie e brani letterari di autori liguri o legati alla Liguria, da parte di Pino Petruzzelli. Il pubblico è davanti a una delle opere d’arte che fanno parte del progetto.
“A Taggia – spiega la brochure descrittiva di Liguria delle Arti – le arti sono di casa in architetture storiche. Il Teatro del Banchéro ha sede a Palazzo Soleri, l’Anfiteatro lo trovi in un castello e l’Accademia di Musica ti accoglie nel Convento di San Domenico. Qui, su un meraviglioso chiostro quattrocentesco, si affacciano le porte che ti conducono nella storia e nell’arte del Convento: un refettorio e una sala capitolare con affreschi di Giovanni Canavesio, bassorilievi in pietra grigia e armadi a muro in legno e ardesia. Infili un’altra porta e sei in Chiesa. In un clima di pace e raccoglimento, trovi autentici gioielli dell’arte: l’Adorazione dei Magi del Parmigianino e gli incredibili polittici di Ludovico Brea e del Canavesio”.

 

questa mattina, mi son svegliato…

Maggio 22nd, 2018 | | Commenti disabilitati su questa mattina, mi son svegliato…

Lo spettacolo (“questa mattina, mi son svegliato …” di Renato Giuliani) è un racconto di aneddoti e di incontri dedicato al Maggio 1968 e verrà messo in scena per la prima volta domenica 27 maggio al Theatre National de Nice in concomitanza con il cinquantenario di quegli avvenimenti. Si tratta di storia vissuta, accompagnata da canti politici accompagnati dal suono delle chitarre. Renato Giuliani fa da filo conduttore, accompagnato dagli allievi del Banchéro.

È per noi motivo di orgoglio essere stati coinvolti da Renato Giuliani e dal TNN in un progetto teatrale “internazionale”. – dichiara Marco Barberis, Presidente dell’Associazione culturale Teatro del Banchéro – Ci sentiamo fortemente responsabilizzati a dover salire su di un palco così prestigioso in una occasione così importante quale la celebrazione del cinquantenario del ’68. Ho e abbiamo apprezzato la generosità e le qualità artistiche di Renato in queste settimane di lavoro insieme. Sono certo che sarà una esperienza fantastica e di grande crescita per il gruppo. Con la speranza che questa sia la prima di una serie di collaborazioni con il TNN.

il vero volto delle streghe

Agosto 14th, 2017 | | Commenti disabilitati su il vero volto delle streghe

22 agosto martedì, Bordighera, giardini ex Chiesa Anglicana – su palco

16 settembre sabato, Taggia, anfiteatro del Castello – su palco

 

 

“Il Vero volto delle streghe” uno spettacolo ricco di divertimento ed effetti speciali che unisce il linguaggio classico della prosa a quello del musical; uno spettacolo scoppiettante che coinvolgerà il pubblico in una storia al confine tra realtà e immaginazione.

Chi erano le fantomatiche streghe che alla fine del 1500 sono state torturate, uccise, costrette a scappare e incolpate di essere causa delle catastrofi che si stavano abbattendo su Triora?

All’epoca dei fatti Triora – borgo fortificato dipendente dalla Repubblica di Genova che si trovava al centro di intensi traffici commerciali tra il Piemonte, la costa e la vicinissima Francia – soffriva a causa di una terribile carestia: oggi è dato storico accertato che questo periodo di magra fu in parte determinato da una manovra economica dei proprietari terrieri, ma il popolo tentò comunque di cercare un capro espiatorio e le vittime furono alcune donne del villaggio, che vennero accusate di stregoneria e d’infanticidio.

Da questo dato storico prende le mosse la storia de “Il Vero volto delle streghe”. Il Podestà di Triora, preoccupato delle sorti dei suoi concittadini, scrive direttamente al Santo Padre affinché mandi dei vicari dell’Inquisizione per liberare il paese dal Male, che viene individuato in alcune donne apparentemente normali.

Gli Inquisitori accompagneranno il pubblico alla scoperta dei luoghi più oscuri di Triora per interrogare queste presunte streghe e decidere quindi, al termine degli interrogatori, le loro sorti.

Forse ciò che incontrano gli inquisitori non era propriamente ciò che si aspettavano di trovare?


“Il Vero volto delle streghe”
Spettacolo scritto e diretto da Giorgia Brusco, può essere replicato sia su palco che in forma itinerante.

Personaggi ed interpreti:
Il Podestà: Alessandro Cirilli.
Gli Inquisitori: Andrea Bellanova, Giovanni De Mattia, Vittorio Falchi, Enrico Manfredini.
La serva: Barbara Calvini.
Le streghe: Fiorenza Biga, Mara De Nittis, Giulia Peano, Angelica Zappia.
La saggia: Dalia Lottero.
Le comari del villaggio: Cristiana Dulbecco, Raffella Crippa.
Le proprietarie della locanda del noce: Consuelo Benedetti, Syria Castello, Marta Giuffra, Alexandra Zalatova.
Le pie donne: Ambra Ghiglione, Martina Karoff, Sabrina Ivana Poggi.

Assistente alla regia: Antonio Napodano.
Service audio-luci: Roberto Saltelli.
Assistenti di scena: Maura Amalberti, Laura Scandurra, Giuseppina Pasqua, Paola Rocco.

 

le donne al parlamento

Luglio 5th, 2017 | | Commenti disabilitati su le donne al parlamento

 

 

Uno spettacolo itinerante su 5 postazioni è la proposta per l’estate 2017 del Teatro dell’Albero e del Teatro del Banchéro che, insieme, mettono in scena “Le donne al parlamento” di Aristofane.

Uno spettacolo itinerante su 5 postazioni, divertente, graffiante, poetico

 

 

Si tratta di una notissima commedia, andata in scena per la prima volta ad Atene nel 391 a. C., uno spettacolo di notevole impatto, divertente, graffiante, poetico, che lancia un monito profetico sulla decadenza della nostra civiltà. Attraverso la comicità irriverente e la satira sferzante del suo genio fantasioso, Aristofane ci offre un’illuminante occasione di riflessione sul rapporto conflittuale fra individuo e società, affrontando temi di sconvolgente attualità: la partecipazione femminile al potere politico, la parità dei diritti, la corruzione, l’uguaglianza sociale. In un’Atene sfiancata dalla guerra, in uno stato di sbando materiale e spirituale, l’autore immagina che le donne, stanche dell’inettitudine degli uomini, della loro incapacità di costruire un mondo giusto, attuino un “colpo di stato” e assumano il potere. Una volta al governo, decidono di mettere tutto in comune, abolendo la proprietà privata e la famiglia. Tutti attingeranno in parti uguali al patrimonio collettivo, amministrato dalle donne, che avranno in comune tutti gli uomini e potranno fare figli con chiunque. Ma l’utopia protofemminista non potrà realizzarsi e, in un’esplosione di contraddizioni e comicità, il grande sogno si trasforma in un incubo grottesco.

Sono già 6 le date in programma, in 5 località

18 luglio Costarainera

22 luglio Badalucco

23 luglio Ospedaletti

30-31 luglio San Lorenzo al Mare

8 agosto Dolcedo

In scena 16 attori

(Maura Amalberti, Consuelo Benedetti, Alessandro Cirilli, Loredana De Flaviis, Giovanni De Mattia, Martina Karoff, Franco La Sacra, Dalia Lottero, Enrico Manfredini, Giovanna Marzuoli, Antonio Napodano, Alessandra Pavone, Fiorella Regina, Graziella Tufo, Sara Zangari) condurranno lo spettatore verso un crescendo di divertimento assicurato.

I costumi sono di Carlo Senesi e Dario Josue. La regia e l’adattamento sono di Giorgia Brusco

coriolano

Maggio 18th, 2017 | | Commenti disabilitati su coriolano

Coriolano di William Shakespeare
regia di Giorgia Brusco
 
In scena: Massimiliano Antonelli, Andrea Bellanova, Alessandro Cirilli, Mauro Gambino, Ambra Ghiglione, Marta Laveneziana, Giovanna Marzuoli, Antonio Napodano.
 
armi – Alessandro Cirilli
trucco – Marta Laveneziana
oggetti scenografici – Marco Barberis
 
 
Scritta tra il 1607 ed il 1608, Coriolano è l’ultima tragedia di Shakespeare ed è in gran parte tratta dalla “Vita di Coriolano” nelle vite parallele di Plutarco, tradotte nel 1579 da Thomas North. 
Nel canone shakespeariano, Coriolano (1608 circa) appartiene alle tragedie storiche di argomento romano (assieme a Giulio Cesare e Antonio e Cleopatra) ed è anche l’ultima tragedia del poeta. A Coriolano seguiranno infatti i cosiddetti “romances”. Coriolano è forse l’unica tragedia “politica” di Shakespeare, nel senso che qui il conflitto tra il popolo e l’eroe è di natura sociale e non solo psicologica: sono gli anni in cui nasce la prima forma di “repubblica” ed il popolo riesce a far eleggere dei rappresentanti (i Tribuni della plebe).
Coriolano, uomo di poche parole, privo della retorica dei politici e più avvezzo alle armi che ai protocolli della democrazia, è però l’unico vero non-politico della vicenda: ciò sarà la causa della sua rovina (più che l’orgoglio e la superbia di cui sembra nutrirsi). Coriolano è un eroe “solo”: per lui non vi è posto né nella politica né nella comunità. Tutti lo tacciano d’orgoglio, ma non è questo il suo problema: la sua riluttanza a vantare le proprie imprese, e ancor più a sfruttarle a fini politici, fa piuttosto pensare ad una vera e genuina umiltà. Egli possiede l’attrattiva di un uomo che non sa mentire, il fascino e la goffaggine di un giovinetto: vittima di una madre (Volumnia) vorace e opprimente, Coriolano è allo stesso tempo un dio della guerra ed un bambino troppo cresciuto.
 
Nella messa in scena, Coriolano è tragedia politica più che storica, intendendo “politica” come movimento dialettico della storia, storia come rapporti dialettici dei gruppi umani e dei loro interessi in contrasto e, all’interno dei gruppi umani, delle classi, dinamica dei rapporti tra l’uomo singolo, la propria classe e quella opposta ed infine – nella dinamica dei rapporti pubblici – rapporto dell’uomo singolo con se stesso, con le proprie contraddizioni. Assai più della tragedia dell’orgoglio, come tanta critica romantica e post-romantica ha voluto intendere, essa contiene anche la tragedia di un orgoglio in una azione drammatica estremamente più complessa e più vasta, tutta tesa sostanzialmente a rappresentare la storia nel suo stesso divenire – uomini e idee e conflitti – in cui l’entità umana assume il ruolo, di volta in volta, di protagonista e di coro al tempo stesso. Lo spettacolo è ambientato in un tempo sospeso dalla realtà storica, ma per questo riconducibile a qualsiasi realtà passata o futura. I costumi e il trucco dal gusto steampunk, l’esaltazione della fisicità della tragedia , il colore rosso del sangue sono le dominanti di una messa in scena essenziale e cruda, e per questo efficace.
 
 

LB

Ottobre 3rd, 2016 | | Commenti disabilitati su LB

liberamente tratto dal romanzo LUIGI BANCHERO di Carlo Cagnacci (1875)[br]

Una produzione Teatro del Banchéro – Teatro dell’Albero
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Luigi Banchéro e Rosa Lanfranco sono due giovani di Taggia che stanno per sposarsi a dispetto delle mire e dei desideri del Marchese Lercari, Podestà, sulla stessa Rosa. Il tentato omicidio di Luigi da parte di alcuni bravacci mette in moto gli eventi. Sembra il Manzoni dei Promessi Sposi? Sembra ma non lo è e i sei attori che salgono sul palco raccontano una storia drammatica, ma anche da ridere, indicandoci come la società del ‘600 non fosse così diversa dall’Italia di oggi.

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Basandosi sul testo di Carlo Cagnacci del 1875, Gianni Cascone regista e drammaturgo ha scritto un testo nuovo, contemporaneo: “È nata l’idea – dice Cascone – di creare un meccanismo trasparente, à la Brook – modello per me insuperato – in cui il destino di Luigi Banchéro fosse un nucleo intorno a cui evocare la radice storica, celebrare l’arte della finzione scenica e interrogare il presente (grazie al passato) circa le dinamiche del potere e gli squilibri sociali, la manipolazione dell’informazione e della realtà, circa la natura della ‘rappresentazione…’.

[br]

Si tratta di una storia vera accaduta a Taggia nel 1625 a Luigi Banchéro, LB appunto. Banchéro è diventato protagonista nei secoli che si sono succeduti di testi più o meno romanzati, in prosa o in versi, che ne hanno alimentato la leggenda. All’inizio del ‘900 diventò una pièce teatrale con la regia di un giovanissimo Carmine Gallone (che poi si sarebbe dedicato al cinema). Oggi torna a essere rappresentata grazie alla collaborazione di due compagnie: Il Teatro dell’Albero e il Teatro del Banchéro che al protagonista di quell’evento deve il proprio nome.

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Testo e Regia
Gianni Cascone

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con
Maura Amalberti
Giorgia Brusco
Alessandro Cirilli
Loredana de Flaviis
Mauro Gambino
Franco la Sacra

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suoni e musiche curati da Marcello Prayer
scenografia Marco Barberis
aiuto regia Fiorella Regina
luci Roberto Saltelli