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liberamente tratto dal romanzo LUIGI BANCHERO di Carlo Cagnacci (1875)[br]

Una produzione Teatro del Banchéro – Teatro dell’Albero
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Luigi Banchéro e Rosa Lanfranco sono due giovani di Taggia che stanno per sposarsi a dispetto delle mire e dei desideri del Marchese Lercari, Podestà, sulla stessa Rosa. Il tentato omicidio di Luigi da parte di alcuni bravacci mette in moto gli eventi. Sembra il Manzoni dei Promessi Sposi? Sembra ma non lo è e i sei attori che salgono sul palco raccontano una storia drammatica, ma anche da ridere, indicandoci come la società del ‘600 non fosse così diversa dall’Italia di oggi.

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Basandosi sul testo di Carlo Cagnacci del 1875, Gianni Cascone regista e drammaturgo ha scritto un testo nuovo, contemporaneo: “È nata l’idea – dice Cascone – di creare un meccanismo trasparente, à la Brook – modello per me insuperato – in cui il destino di Luigi Banchéro fosse un nucleo intorno a cui evocare la radice storica, celebrare l’arte della finzione scenica e interrogare il presente (grazie al passato) circa le dinamiche del potere e gli squilibri sociali, la manipolazione dell’informazione e della realtà, circa la natura della ‘rappresentazione…’.

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Si tratta di una storia vera accaduta a Taggia nel 1625 a Luigi Banchéro, LB appunto. Banchéro è diventato protagonista nei secoli che si sono succeduti di testi più o meno romanzati, in prosa o in versi, che ne hanno alimentato la leggenda. All’inizio del ‘900 diventò una pièce teatrale con la regia di un giovanissimo Carmine Gallone (che poi si sarebbe dedicato al cinema). Oggi torna a essere rappresentata grazie alla collaborazione di due compagnie: Il Teatro dell’Albero e il Teatro del Banchéro che al protagonista di quell’evento deve il proprio nome.

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Testo e Regia
Gianni Cascone

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con
Maura Amalberti
Giorgia Brusco
Alessandro Cirilli
Loredana de Flaviis
Mauro Gambino
Franco la Sacra

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suoni e musiche curati da Marcello Prayer
scenografia Marco Barberis
aiuto regia Fiorella Regina
luci Roberto Saltelli