il belvedere

Agosto 25th, 2010 | | Commenti disabilitati su il belvedere

di
ALDO NICOLAJ
con
ROBERTA ANDREETTO
BARBARA BUSCAGLIA
ILENIA CAMPIONE
LUCA CELORIA
LUCA LANZO
scene
EVA POLLIO
musiche originali
BRUNO COLI
regia
PINO PETRUZZELLI

“Il Belvedere” è un’irresistibile carrellata di donne tormentate e tormentatrici sempre “sull’orlo di una crisi di nervi”, di uomini dal fiato pesante, di mariti cornuti, poi infartuati e abbandonati, e ancora di donne avide di pasticcini, attrici affamate e telegrammi sbagliati e di morti presunte. Il tutto in una rocambolesca girandola di eventi paradossalmente comici nei quali ognuno di noi può ritrovarsi, con un pizzico di autoironia, e concordare con uno dei personaggi quando afferma: “La vita non è che una beffa del destino, caro signore.”
Miscelando sapientemente ironia e satira, Nicolaj individua nel Destino il motore delle nostre disavventure. Il suo antieroe è una figurina d’uomo semplice, schietto e un po’ goffo che trova nel sogno l’unica via d’uscita dall’opprimente realtà impostagli dalla società e da donne mantidi e piazzaguai.
Nel ritrarre questi personaggi Nicolaj usa quella graffiante comicità che scaturisce dalla messa in evidenza di due realtà: una normale e l’altra assurda. I suoi personaggi sono ingenui e smarriti burattini nelle mani di un divertito burattinaio il cui maggior pregio sta “nella misura lirica con cui riesce a trasfigurare gli aspetti più grigi della realtà in una dimensione di favola contrappuntata da un modernissimo umorismo nero”.

l’istruttoria

Agosto 25th, 2010 | | Commenti disabilitati su l’istruttoria

DI

PETER WEISS

con:

Roberta Andreetto

Barbara Buscaglia

Ilenia Campione

Luca Celoria

Vittoria Lanteri

Luca Lanzo

Marco Barberis

scena e manifesto

marco barberis

adattamento e regia

PINO PETRUZZELLI

cafè sharazade

Agosto 25th, 2010 | | Commenti disabilitati su cafè sharazade

“CAFE’ SHARAZADE”
gioco teatrale
adattamento testi Sufi e Regia di
PINO PETRUZZELLI
Musica
“I Notturni” di CHOPIN
Venti attori…

Una serata in giardino, un party, venti persone in abito da sera chiaccherano tra di loro accompagnati dai “notturni…”, poi si balla, lentamente…

Si avvicinano alle persone le invitano a ballare e ad ascoltare. Racconti Sufi narrati sottovoce, ogni attore una storia diversa, uno spettacolo diverso per ogni persona…

migranti

Agosto 25th, 2010 | | Commenti disabilitati su migranti

Viaggiare.

Il senso di tutta una vita sta in questa parola. Siamo tutti viaggiatori. Viaggiare ingloba sia la voglia di ricercare fuori da sé che la possibilità di ricercare all’interno di sé. In questo “frattempo” che è la vita tutti noi viaggiamo, migriamo alla ricerca, sempre della stessa cosa, ma in mille forme differenti.

Pino Petruzzelli

 

MIGRANTI

testo e regia di PINO PETRUZZELLI

musiche originali di BRUNO COLI

coreografia di FABIEN DUPRAT

aiuto regia PAOLA PIACENTINI

 

con

Licia Albini – colombiana

Roberta Andreetto – bosniaca

Lorenzo Appetecchia – marocchino

Marco Barberis – poeta

Barbara Buscaglia – senegalese

Francesco Camaggio – torturato

Andrea Camaggio – bambino cileno

Sandra Carlo – 1°signora peruviana

Luca Celoria – 2° omino

Maria Grazia Cristofori – palestinese

Gaetana Dante – 1° iraniana

Livia Ganini – thailandese

Marina Gori Denozza – statunitense

Pina Grassia – signora con gelato

Pierangela Imperiale – Algerina

Diego Marangon – senegalese

Arlette Medjber – sarda

Dori Michelutti – 2° signora peruviana

Laura Mingione – cilena

Simona Misericordia – brasiliana

Nicoletta Napolitano – capoverdiana

Pia Orsini – filippina

Lidia Palombo – 2° signora iraniana

Simone Parisi – 1°omino

Laura Pozio – peruviana

Salvatore Stella – italiano

arcani – la ballata dei tarocchi

Agosto 25th, 2010 | | Commenti disabilitati su arcani – la ballata dei tarocchi

spettacolo di chiusura del 14° anno della Scuola di Teatro OFFICINA
molto liberamente ispirato al racconto di Italo Calvino “il Castello dei Destini Incrociati”.
regia di Giorgia Brusco, Eugenio Ripepi
 
con:
Denis Arreola
Luisa Boeri
Maria Biscaglia
Desirée Durando
Giulia Fossati
Domitilla Gavi
Giovanni Gonella
Manuela Milia
Eleonora Oliveira
Alessio Patricelli
Giulia Peano
Adelio Reghezza
Ginevra Scarcia
Alice Vigorosi
Silvia Zanchi
Massimiliano Antonelli
Consuelo Benedetti
Marco Benedetti
Cindy Frost
Lorenza Gibelli
Giovanna Marzuoli
Mattia Quaglia

Graziella Tufo

la via dei misteri

Agosto 20th, 2010 | | Commenti disabilitati su la via dei misteri

La via dei Misteri Teatro del Sacro In occasione della festa di San Benedetto 2007

 

il Rione Pantano e il Teatro del Banchéro propongono un audace esperimento teatrale di ambientazione storica: la rappresentazione di una rappresentazione! Via Soleri si trasforma infatti nella naturale scenografia pronta ad accogliere una Sacra Rappresentazione del 1600. Le sacre rappresentazioni costituivano una forma di visualizzazione e drammatizzazione delle sacre scritture e della vita dei santi. Questi spettacoli avevano un’impronta di grande popolarità perché creavano una forte connessione tra il divino e l’umano, con particolare attenzione all’umanità del Cristo o dei santi, le cui vite spesso venivano romanzate assumendo connotazioni fortemente attuali, vicine al mondo borghese. Nate nel XIII e inscenate frequentemente fino al XVII sec. queste forme teatrali, caratterizzate da un rapporto diretto tra attori e pubblico, furono inizialmente ambientate nelle chiese e in seguito sui sagrati e nelle strade. Il palcoscenico era formato da un tavolato, elevato da terra, sul quale si stendevano in fila, individuate per mezzo di quinte e fondali dipinti, le singole scene. Gli attori passavano con grande rapidità da una scena all’altra, e spesso gruppi di attori coesistevano nelle varie sene, in modo da sviluppare, ove fosse il caso, anche più azioni contemporanee. Frequenti i salti di tempo, frequentissimi i passaggi da luogo a luogo. Le rappresentazioni avvenivano sotto la guida a vista di una specie di direttore di spettacolo, detto anche “festaiolo”, talora appartenente al clero o a un ordine religioso. Attori e comparse restavano sempre in scena, la recitazione si manteneva su un tono dimesso anche se forzato nell’espressione dei sentimenti. Era frequente l’impiego di trucchi e congegni meccanici a supportare le scene. Il terreno circostante il tavolato veniva definito col termine latino platea, la quale poteva sempre, all’occorrenza, trasformarsi in scena. Era l’apoteosi delle macchine teatrali, dei canti svenevoli e della recitazione commovente, delle scenografie stucchevoli e degli apparati effimeri, il cui fine era quello di suscitare meraviglia e stupore, secondo i dettami della “poetica” secentesca. Tali esibizioni vennero chiamate appunto Misteres in Francia, Mistery in Inghilterra, Misteri o sacre Rappresentazioni in Italia. Nate nelle regioni centrali, si diffusero in altre zone della penisola, soprattutto a Napoli e in Liguria. Ed ecco quindi il perché di una riproposizione a Taggia di uno spaccato di vita seicentesca che vuole essere mirabolante nella scelta tematica e nello stile di ricostruzione. Le macchine sceniche utilizzate recuperano lo stile dell’epoca e i testi sono basati su quelli delle Sacre Rappresentazioni originali incentrate sulla Passione di Cristo. Vi sono quindi due pubblici, quello seicentesco (pienamente inserito nella scena) che interagirà con gli attori della rappresentazione con esiti anche “leggeri” nonostante la sacralità dell’azione inscenata, e quello vero, composto dai visitatori delle ambientazioni e del Corteo Storico. Una sorta di Teatro nel Teatro che si spera possa creare suggestioni emozionanti. Il Teatro del Banchéro è una compagnia amatoriale che dal 1996 risiede a Taggia, in via Soleri, dove si svolge la scena, proprio nel Rione Pantano. Il Rione e la compagnia condividono una comunione di spazio e di intenti che in occasione della festa di San Benedetto e del Corteo Storico trova la sua naturale realizzazione. L’amore per Taggia e per la sua storia, oltre all’affetto ed alla stima che ci lega, sono gli ingredienti della ricetta che vi proponiamo. Recitano Maura Amalberti Cathia Bosio Barbara Buscaglia Manuele Catroppa Luigi Cavicchia Fabio Coluccino Antonio Damiano Luca Ferrigato Andrea Gandolfi Dalia Lottero Marina Maccario Lara Mallarini Aldina Mugnosso Sonia Mureddu Nunzio Paltrinieri Fabio Pasquetti Alessio Patricelli Luca Pittavino Sergio Raimondo Fiorella Regina Luca Rolando Umberto Salemi Achille Setti Graziella Tufo Paolo Vignali Viola Vignali Testi e Regia Umberto Salemi Scene Sergio Raimondo – Carlo Senesi Collaborazione Manuele Catroppa – Antonio Damiano Costumi Gisella Panico Logistica Robertino Capponi – Pinuccio Ravera – Achille Setti Capo Rione Lorenza Lanteri

di streghe e d’altri incanti

Agosto 20th, 2010 | | Commenti disabilitati su di streghe e d’altri incanti

Notte di streghe nella misteriosa rocca di TRIORA nell’alta Valle Argentina

testi e regia di Umberto Salemi

con

Maura Amalberti
Barbara Anfossi
Serena Borriello
Barbara Buscaglia
Manuele Catroppa
Alessandro Cirilli
Antonio Damiano
Stefania De Maria
Luca Ferrigato
Debora Fittipaldi
Dalia Lottero
Ottaviano Mei
Sergio Raimondo (teatro dell’albero)
Fiorella Regina
Luca Rolando
Umberto Salemi
Sara Tonegutti
Paolo Vignali
Cita Zijnen

la signorina papillon

Agosto 20th, 2010 | | Commenti disabilitati su la signorina papillon

Regia
Umberto Salemi

Attori
Barbara Buscaglia – Rose Papillon
Antonio Damiano – Armand
Dalia Lottero – Marie Luise
Umberto Salemi – Millet

Scene
Marco Barberis

Luci
Antonio Damiano

Costumi
Gisella Panico

Assistenza di scena e luci
Manuele Catroppa

LA SIGNORINA PAPILLON
nel paese dei brutti sogni

di Stefano Benni
“LA SIGNORINA PAPILLON (nel paese dei brutti sogni)”, la più esilarante fra le opere teatrali scritte da Stefano Benni, porta in scena un mondo popolato da poeti eccentrici e da cortigiane parigine, militari in carriera e fratelli massoni, in una Parigi corrotta di fine ottocento. L’opera è ambientata in un “giardino metaforico”, in un’epoca che, basandosi su qualche elemento desumibile dal testo, dovrebbe essere il XIX secolo. Ma potrebbe anche trattarsi di un periodo più vicino o di una dimensione fuori dal tempo: è un teatro dell’assurdo, dove tempi e luoghi non sono infatti definiti con precisione naturalistica ed evidenti sono i molteplici richiami alle vicende dei nostri giorni.

Si tratta di uno spettacolo raffinato ed elegante, con una garbata vena comica e surreale. Il testo è pervaso da un senso di inquietante mistero sia nelle battute che nelle situazioni, alterna verità e menzogna, romanticismo e crudeltà, purezza e corruzione.
Le parole si gustano una ad una, in un inseguirsi di eccessi, di sproloqui, di finezze verbali, con personaggi parodie di loro stessi e allegri siparietti.
Il risultato è di una comicità unica, il testo agrodolce e d’alta qualità linguistica dà vita infatti a una satira grottesca realizzata con metaforica eleganza. La costruzione ricercata, il succedersi vertiginoso di incastri narrativi, i giochi di parole, le atmosfere deliziosamente assurde ne fanno una commedia corrosiva e divertente, in cui il segno pirotecnico di Benni regala una risata agghiacciante, una lacrima ironica e non ultima, una testarda speranza nella forza dell’intelligenza e della fantasia.
Bolognese di nascita e di classe 47, Stefano Benni, autore di “Bar Sport”, “La Compagnia dei Celestini” ed “Elianto”, si distingue per le sue straordinarie doti di narratore satirico e surreale e vanta una fitta produzione letteraria, dai racconti fantastici a romanzi di grande spessore narrativo, dalla poesia ai testi umoristici, dalle ballate alle sceneggiature per il cinema, al giornalismo. Narratore eclettico e particolarmente prolifico, Benni è legato al teatro da una stretta e proficua collaborazione. Una collaborazione creativa, dinamica, innovativa che ormai dura da oltre dieci anni e viene condotta sempre sul filo della satira graffiante dello scrittore, delle sue rocambolesche invenzioni narrative, ricche di fantasia e di comicità. Paragonata spesso all’opera di Campanile per la battuta rapida, per la concisione del testo, la scrittura di Benni rappresenta un’evoluzione verso un teatro moderno, magari surreale e “asciutto” come quello di Beckett, ma che non dimentica le radici culturali italiane.

spedizioni teatrali

Agosto 20th, 2010 | | Commenti disabilitati su spedizioni teatrali

speDizioni Teatrali

 

speDizioni Teatrali è uno spettacolo da scartare. Cioè… nel senso buono del termine. Un viaggio di luoghi e di tempi, dall’Argentina all’Oriente, da Gogol a Shakespeare, dal 1600 ai giorni nostri. Un alternarsi casuale di comico e di tragico, senza alcun nesso apparente, senza unità logica di contenuti se non quella data dal contenitore: la carta da pacchi. Cosa può contenere il deposito pacchi di un ufficio postale? Di tutto. Pacchi, pacchetti, buste, scatole, raccomandate, plichi, documenti, buone notizie, avvisi tragici, amore, ricordi, gioia, dolore, deliri… Imballati, imbucati, spediti perché giungano a destinazione per mare, per cielo, per terra. Sono i sogni impacchettati degli uomini. In fondo il magazzino delle Poste è un po’ come il palco di un teatro: nomi, indirizzi, sorprese, emozioni che entrano ed escono, lasciano o svelano un mistero dietro alla coltre velata di una confezione. Fate della carta da pacchi il vostro sipario. C’è un pacco per voi!

Regia e sceneggiatura: Umberto Salemi,

Scenografie: Teatro del Banchéro.

Recitano: Barbara Buscaglia, Lioubov Kopyssova, Antonio Damiano, Dalia Lottero, Umberto Salemi.

Ideazione luci: Antonio Damiano.

color d’amore e di pietà sembiante

Agosto 20th, 2010 | | Commenti disabilitati su color d’amore e di pietà sembiante

COLOR   D’AMORE  E  DI  PIETA’  SEMBIANTI
Iter amoris per Dante
drammaturgia poetica a cura di Marcello Prayer           

concerto voci e liuto
per ulteriori informzioni:

voce recitante: Marcello Prayer                                                               
liuto:                Michele Carreca                                                            

Sulle tracce di Dante “a voce alta” attraverso

Vita Nuova, Convivio, Rime e Divina Commedia
(Inferno e Purgatorio.)
Affidando alla voce recitante, voci cantate ed al liuto il compito di creare, per quanto possibile, una linea di ricerca poetica e musicale, l’interprete costruisce un percorso tra i versi di Dante dove la lontananza dall’Amata suscita nel Poeta lo smarrimento, mentre noi spettatori contemporanei siamo portati a conoscere la dimensione dell’amore terreno di Dante, quando Beatrice è soprattutto una donna e non è stata ancora trasformata nel tramite simbolico che conduce all’Amore divino.
Nasce così un tentativo di drammaturgia poetica dell’informe, cioè di quelle intuizioni linguistiche che daranno poi forma all’opera pienamente compiuta della Divina Commedia. Si è immaginata una camera. Un sogno fatto di più sogni. Un sogno di corpi che segna il volume spaziale di questa camera. Una camera sospesa tra cielo e inferno. Dentro, nell’aria racchiusa, recintata da muri inesistenti, la parola di Dante nel suo impossibile farsi carne viva. Farsi suono, fiato, bisbiglio, urlo, suggerimento di vanità e vacuità.
Prova d’uomo. Una prova di verifica della propria capacità di farsi tramite, conduttore d’uno spazio da scandagliare.
A sua insaputa, viene scaraventato in questo recinto. In questo recinto si smarrisce. Perde la lingua. Il suo uso quotidiano.
Viene sorpreso da un altro tipo di articolazione. Da un’altra lingua. Una lingua dimenticata. Senza conforto. Una lingua intrecciata di conflitti.
Necessità di trovare o ritrovare quella nudità da cui poter ripartire/ritornare. Necessità di trovarsi faccia a faccia con i propri limiti. Necessità di trovarsi costretto anche ad ammetterli per avviare serenamente il processo di digestione e trasformazione.   

Marcello Prayer
Esigenze tecniche

durata: 55 minuti
spazio scenico idoneo:
teatri o luoghi raccolti (piccole piazze, chiese…) che possano garantire ascolto ottimale.

delitto a palazzo braschini

Agosto 20th, 2010 | | Commenti disabilitati su delitto a palazzo braschini

DELITTO A PALAZZO BRASCHINI
Nei bassifondi di una palazzina abitata da pochi e strani inquilini viene ritrovato il cadavere del signor Mario…Come è morto? Chi lo ha ucciso? E perché?.
Il giallo diventa teatro e spettacolo di intrattenimento interattivo dove attori e pubblico recitano un copione basato su un’indagine criminale che sarà condotta da grandi investigatori letterari da Montalbano a Holmes. Lo scopo del gioco teatrale è scoprire il colpevole.

scritto e diretto da Roberta Andreetto e Umberto Salemi

scena e costumi Teatro del Banchéro

luci Tony Damiano

con

Roberta Andreetto, Maura Amalberti, Raffaella Bersani, Liouba Kopissova, Paola Renda, Maria Grazia Ruggieri, Eleonora… Francesco Camaggio, Umberto Salemi.

incontri inquietanti

Agosto 19th, 2010 | | Commenti disabilitati su incontri inquietanti

estate 1997
 
INCONTRI INQUIETANTI
in 10 quadri e finale
regia di FABIEN DUPRAT
adattamento testi PAOLO GIULIO TARTARINI
scene e costumi TEATRO DEL BANCHERO
 
FILM MUTO 
Gianna Canova, Pierangela Imperiale, Laura Mingione
L’OSPITE 
Aldo Bazzoli, Lidia Palombo
UNA CENA INDIGESTA 
Silvia Mandracci, Pia Orsini, Salvatore Stella
LA PAURA
 Simonetta Ricci
IL QUIZ 
Simona Misericordia, Simone Parisi
LA PISTOLA 
Franco La Sacra
L’UNIVERSO 
Lorenzo Appetecchia
IL CANTASTORIE 
Lauro Bellagamba
IL MIETITORE
 Fabien Duprat, Paolo Giulio Tartarini
LO SPECCHIO
 Paolo Paolino
IL FINALE 
Gianna Canova e tutti gli attori del teatro del banchero
creature della notte
Licia Albini, Marco Barberis, Sandra Carlo, Bruno Dairou, Livia Ganini, Arlette Medjber, Nicoletta Napolitano