marta marchi ha letto 1,2,3… tocca a te!

Davvero un giallo eccezionale… e non lo dico perché conosco il curatore e qualche membro del collettivo Banchéro (qualche stretta di mano), ma perché è proprio cosi! Eccezionale, sorprendente, paranoico quanto basta, intrigante…insomma un libro che, se non avessi avuto interruzioni, avrei letto in un giorno e tutto d’un fiato.
Non mi soffermerò neanche un secondo sulla trama perché questo bisogna leggerlo, non si può spiegare o riassumere (talmente tante cose bisognerebbe dire che alla fine uno fa in tempo tranquillamente a leggerselo!).

Mi soffermerò invece sulla narrativa del testo, che risulta essere scorrevole e magnificamente amalgamata nelle sue varie parti. Ebbene si, perché questo, non dimentichiamo, è un libro scritto a più mani e, come spesso accade o comunque ci rendiamo conto mentre li leggiamo, si riconoscono le varie impronte digitonarrative. Invece, questo romanzo sembra scritto a due mani sole. Sorprendente.

I componenti del collettivo si sono letteralmente uniti e amalgamati, per creare questa piccola perla psycho-crime e ciò che ne è uscito è un eccellente esempio di un’intellettualità sublime e ricercata dove nulla è stato lasciato al caso. Dalle citazioni alla scelta del confine come ambientazione del racconto, una scelta che a me è parsa tutt’altro che banale, che mi ha fatto pensare e riflettere non solo al confine geopolitico, ma anche come confine psicologico e intellettuale. Il protagonista creato a puntino e che riassume alla perfezione questo concetto. Un uomo che si trova ad affrontare molti “suoi” confini, fino ad arrivare all’apice , a toccare la vetta più alta e poi…

 

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marta m. marchi architetto