il metodo mimico

 

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prima dell’inizio del laboratorio, Marcello Prayer comunicherà il testo poetico che sarà utilizzato.

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Il Metodo Mimico

 

Il Metodo Mimico offre un contributo al risveglio e alla riscoperta dell’espressività naturale umana, quella espressività così manifesta e palese nel gioco infantile e che l’adulto crede di aver ormai perduto.

Chi non è mai rimasto incantato ad osservare la fantasia creativa dei movimenti e delle voci dei bambini che giocano ?

E’ mai possibile che crescendo si diventi tutti così rigidi e inespressivi e che quella ricchezza e libertà espressive siano completamente perdute ?

La nostra ricchezza espressiva non è perduta, ma semplicemente non sappiamo di averla.

La grande fonte di ogni espressività è la nostra percezione del mondo in cui siamo immersi.

Non siamo spettatori passivi del mondo che ci circonda, ma “attori” che partecipano rispecchiandosi in ogni sua forma, ritmo e respiro.

 

Il Maestro Costa con il Metodo Mimico così ci invita:

 

 

“ Col recupero,

con l’esercizio e con l’affinamento

dell’istinto mimico

e dei suoi riflessi spontanei,

riconoscere, liberare, perfezionare

le forme, le forze, le interazioni organiche

dell’espressività naturale

e riscoprirne, liberarne, acquisirne

il coerente, armonico confluire

nella parola vivente

e in ogni altro linguaggio

in cui si manifesta l’inesauribile incontro

dell’uomo con la realtà. “

Cenni storici sul Metodo

 

Il Metodo Mimico è stato ideato dal Maestro Orazio Costa, uno dei maggiori esponenti del Teatro del ‘900 in qualità di teorico, regista e pedagogo teatrale.

Per quanto concerne l’attività di regista, ampia documentazione si può trovare nell’Enciclopedia dello Spettacolo e, per la sua attività teorico pedagogica, si può trovare nei numerosi saggi editi dalla Bulzoni Editore.

La teoria pedagogica di Costa comincia a prendere luce già nel 1937 in occasione dell’incontro con Jacques Copeau; dal 1944, quando inizia il suo insegnamento all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, diviene prassi metodologica e solo verso il 1950 prenderà il nome di Metodo Mimico anche ufficialmente.

Fino al 1976 Costa insegna in Accademia, dal 1956 al 1967 insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia, dal 1963 al 1969 insegna al Conservatorio di “Santa Cecilia” e dal 1967 al 1970 collabora con l’Institut des Arts de Diffusion di Bruxelles.

 

Dal 1979 al 1994 Costa fonda Il Centro Avviamento all’Espressione con il patrocinio del Comune di Firenze, è un periodo fecondo in cui il Metodo Mimico esce dallo stretto ambito teatrale e apre nuovi orizzonti di ricerca sia con altre discipline artistiche che con ambiti scolastici e delle terapie di sostegno agli anziani e ai disabili.

Dal 1985 al 1988 fonda la Scuola d’Espressione e Interpretazione Scenica a Bari con il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, per la formazione dell’attore basata sul Metodo Mimico.

Nel 1991/ 93 torna ad insegnare all’ Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma, con un corso di perfezionamento.

Negli ultimi anni della sua vita, anche se non ha più insegnato personalmente, ha sostenuto i suoi collaboratori che continuano l’insegnamento del suo metodo.