seminario con paolo antonio simioni

seminario estivo dal 3 al 7 luglio 2019

 

PERSØNA

 

struttura compositiva dell’arte dell’attore

 

Seminario di Analisi del Testo

e

Struttura Tripartita del Personaggio

 

per attori, registi e performer

 

a partire dall’analisi di opere drammatiche, poetiche o partiture

“Le parole sono azioni mentali, che si innestano su azioni fisiche, nate a loro volta da
azioni interne, generate da desideri, che le parole occultano o rivelano.”

“Il personaggio è le sue azioni.”

appunti di Paolo Antonio Simioni

leggi il comunicato stampa

 

per info e prenotazioni contattare Maura al 333 2820196

 

La via italiana al sistema Stanislavskij

Il sistema di lavoro proposto da Paolo Antonio Simioni si sviluppa sul solco diretto della
tradizione stanislavskijana, la stessa che nacque, più di un secolo fa, dal Maestro
Stanislavskij per ispirazione da due grandi interpreti italiani: Tommaso Salvini ed
Eleonora Duse.
Da allora il metodo ha avuto una diffusione capillare in tutto il mondo, in un flusso e
riflusso continuo tra Europa e America in cui spesso artisti italiani, ebrei e russi, hanno
avuto una rilevanza assoluta nel continuo rinnovamento del sistema originario.
Negli Stati Uniti i pionieri furono Stella Adler, Harold Clurman e Lee Strasberg del Group
Theatre, i cui differenti approcci pedagogici confluiscono nell’insegnamento di una delle più
grandi coach americane viventi: Susan Batson.
Paolo Antonio ha cominciato a studiare con Susan all’età di quindici anni e da allora,
nell’arco di 25 anni, ha elaborato una propria visione del metodo che non prescinde dalla
grande tradizione italiana del dopoguerra di cui fu protagonista il Maestro Orazio Costa e
interpreti quali Marcello Mastroianni, Gian Maria Volonté, Anna Magnani e registi come
Luchino Visconti.
Il risultato è un sistema che si fonda sull’approccio estremamente tecnico e scientifico della
scuola americana, ma ripulito delle componenti culturali tipiche statunitensi. Eliminando il
lavoro sul personale dell’attore e ricollegandosi al più tecnico lavoro sulle “azioni fisiche”,
che caratterizzò la fase finale della ricerca di Stanislavskij (e di altri sui derivati europei
come Grotowski).
Un metodo adatto a ogni tipo di esigenza: teatro classico o sperimentale, cinema o
televisione, ma estensibile anche all’arte di danzatori e performer attivi nell’ambito dell’arte
contemporanea.