2022 05 07 saggi bambini e ragazzi

 

 

I corsi settimanali dell’anno accademico 2021-2022 si avviano verso il termine

(copia) Domenica i saggi, alle 17 i bambini alle 18 i ragazzi

Appuntamento presso la sede del Banchéro in via Soleri a Taggia

 

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È tempo di saggi al Banchéro. I corsi settimanali dell’anno accademico 2021-2022 della Scuola “Propedeutica” di Teatro si avviano verso il termine e come di consueto i partecipanti vengono chiamati a mettere in atto ciò che hanno appreso. L’appuntamento è per domenica 8 maggio, presso la sede dell’Aps Teatro del Banchéro in via Soleri a Taggia, ore 17,00 i bambini e ore 18,00 i ragazzi. L’ingresso è libero, i posti sono limitati, la prenotazione è obbligatoria (Maura +39 333 282 0196).

I giovani attori sono stati preparati da Daniela Tusa, al suo primo anno pieno di collaborazione con il Banchéro. Presenteranno due lavori che l’insegnante ha adattato e messo in scena.

Tusa, attrice, regista ed insegnante da 10 anni alla Scuola d’Arte Drammatica “I Pochi” di Alessandria, è conduttrice di laboratori di teatro, si è formata alla Scuola del Teatro Stabile di Genova, completando poi la sua formazione con diversi maestri, tra i quali Judith Malina, Dominique Dupuy, Cesar Brie, Gianluigi Ghersi, Antonio Catalano e Pupi Avati. Le sue esperienze lavorative spaziano dal teatro, al cinema, alla TV, nonché all’insegnamento, maturate da un’assidua ed intensa attività laboratoriale condotta dal 2000 ad oggi nelle scuole di ogni grado: dall’infanzia all’età adulta.

“Conversazione Sinfonietta” (gruppo bambini)

“Conversazione Sinfonietta” è il titolo di una breve pièce teatrale di Jean Tardieu, uno dei maggiori esponenti del Teatro dell’Assurdo, di cui quest’opera rappresenta un piccolo gioiello. Gli attori eseguono un concerto in forma di quartetto: le voci sostituiscono gli strumenti e la musica si trasforma in una chiacchierata. Il concerto si articola in tre movimenti: Allegro ma non troppo, Andante sostenuto e Scherzo vivace. Ognuno di questi movimenti tratta argomenti diversi: la contrapposizione tra il sogno e la realtà che si risolve con la conclusione per cui la salute viene innanzitutto, l’inquietudine che risalta dal rapporto tra la vita e l’aldilà, scacciata dalla voglia di leggerezza e infine i piaceri della tavola e il loro dono come massimo atto d’amore. Tardieu presenta un estratto del nostro parlato quotidiano costituito il più delle volte da banalità spacciate per riflessioni profonde. La prosopopea che circola intorno alle argomentazioni produce un effetto grottesco ed esilarante.

Con questa esercitazione finale gli allievi riassumono, nei suoi passaggi fondamentali, il percorso didattico compiuto, in cui si è data importanza agli aspetti propedeutici della disciplina teatrale: l’ascolto, la concentrazione, la relazione, il ritmo, l’improvvisazione e l’interpretazione. Particolare attenzione, nell’allestimento del lavoro finale, è stata rivolta alle tecniche di memorizzazione (uditiva e cinestetica).

Attori: Ambra Mariano, Mia Russo, Francesco Clozza, Massimo Masucci

“Sit In” (gruppo ragazzi)

SIT IN (da un’idea di Daniela Tusa con l’apporto degli allievi del corso di teatro, sezione ragazzi), è un racconto metaforico sui passaggi delicati di una crescita, anche qui vissuti tra sogno e realtà e tra la dimensione intima e quella dell’apparenza. In scena ci sono sette sedute per sette attori, interpreti di se stessi, che, prendendo contatto con una realtà sconosciuta, cercano la propria identità al suo interno, scontrandosi con i limiti che la voglia di libertà personale impone quando si condividono spazi e situazioni. Vedremo una sequenza di scene che descrivono il susseguirsi di diversi stati emotivi: lo stupore, lo smarrimento, il bisogno di esplorazione e di rottura, le ossessioni, i conflitti, i desideri e il sentimento di solidarietà che ridimensiona il tutto verso una consapevolezza nuova. E’ un teatro di ascolto e di azioni fisiche, un racconto sulle emozioni per immagini dove la parola riveste un ruolo marginale manifestandosi solo nell’urgenza di dire bisogni, afferrare intuizioni, raccontare rivelazioni e fissare intenti.

Il lavoro è il risultato finale di un anno di laboratorio dedicato ai temi della relazione e dell’inclusione. Un percorso di esplorazione, di scoperta e di accrescimento delle potenzialità espressive e comunicative del singolo.

Attori: Alice Calabria, Vittoria Coultrip, Elide Grillo, Rebecca Gaeta, Simone Solendo, Nicolò Papagni, Luca Fatone.

“Abbiamo vissuto tutti noi, anni difficili, anni sbilenchi in cui le nostre certezze hanno perso ogni senso – dichiara Marco Barberis, presidente del Teatro del Banchéro -. Immaginiamo cosa possa essere stato per i bambini, i ragazzi, trovarsi improvvisamente isolati da tutti e credere che quella sia la normalità. Il Teatro è sempre stato un luogo d’incontro e di condivisione. Un grande curatore insomma, dove chi fa (sul palco) e chi guarda (il pubblico) entra in una zona di scambio reciproco di emozioni, di bellezza. “La bellezza salverà il Mondo!”, si diceva una volta e noi crediamo che sia ancora così, per questo siamo qui”.