Il tema è il rapporto tra attore e spettatore. Gli allievi potranno scegliere una delle tre scene di autori proposte dalla docente (a scelta tra Pinter, Aristofane, Koltes), che verranno inviate agli iscritti.
“Il Teatro – spiega Mariella Speranza – si fonda su tre elementi essenziali e necessari: lo spazio scenico, l’attore, lo spettatore. Questi sono costitutivi fin dai tempi della nascita del Teatro greco. Approfondire il lavoro dell’attore in relazione allo Spazio, trasformare uno spazio vuoto nell’immaginazione dello spettatore in un luogo altro, dove accadono gli eventi e l’attore svolge le sue azioni sotto lo sguardo dello spettatore. Senza lo spettatore che mette in campo il potere della sua immaginazione e condivide il gioco della finzione, lo spettacolo non potrebbe compiersi. Il rapporto tra Attore, Spettatore, colui che guarda e colui che viene guardato, sarà il tema del nostro lavoro”.
Mariella Speranza, attrice di grande esperienza, diplomata nel 1995 alla scuola di recitazione dello Stabile di Genova, ha completato la sua formazione seguendo un corso di perfezionamento all’Institut di Barcellona e seguendo un corso di qualificazione professionale per attori e registi “Le lingue del teatro” con Marcello Magni, Katrine Hunter, Carl Miller. Da diversi anni la sua attività professionale è legata principalmente al Teatro Stabile di Genova, al Teatro della Tosse ed alla Compagnia Gank. Ha lavorato negli spettacoli “Otello”, “La Bisbetica domata” di W. Shakespeare per la regia di Alberto Giusta, “Amleto” con la regia di Antonio Zavatteri, “La Leggenda” di Iacopo da Varagine per la regia di Tonino Conte al Teatro della Tosse, “Mi chiamo Isbiorg e sono un leone” con la regia di Sergio Maifredi, “Il cerchio di gesso del Caucaso” con la regia di Bruno Besson.